domenica, ottobre 29, 2006

V for Vendetta


Questo è l'ultimo film che ho visto in DVD. Molto molto bello. E' tratto da un fumetto di Alan Moore che non ho letto, se voleste delucidazioni su tale fumetto fate un salto da smoky man uno dei più grandi esperti nazionali su Alan, quindi non starò qui a sindacare sulla fedeltà con il fumetto originale. Di sicuro posso dire che mi è piaciuto tantissimo e posso riconsiderare la capcità dei Wachowski Bros, dopo che mi avevano dato un'illusione con Matrix e l'avevano disattesa facendo quelle due porcate di sequel.
Nel film c'è un bel cast, V è il bravo Hugo Weaving, entrato nella stroria per il suo "Agent Smith" in Matrix; la protagonista femminile è Natalie Portman, la bambina di Leon, poi regina nei prequel di Guerre Stelalri di Lucas. A me poi ha colpito tanto l'interpretazione di Jhon Hurt, padre di Penelope Cruz nel "Mandolino del Capitano Corelli", che ricorda moltissimo Ian McKellen in un Riccardo III ambientato al tempo dei Nazi (ammetto anche di averlo scambiato per lui).

La storia del film, e del fumetto, parla di un uomo "incazzato" che trae spunto per una rivolta da una vicenda del XVII secolo, dove un rivoluzionario anarchico, Guy Fawkes, cerca di far saltare in aria il parlamento inglese. Le vicende avvengono in un futuro immaginario, dove gli USA sono caduti in decadenza e il regno unito è di nuov agli splendori del XIX sedcolo.

Il protagonista non appare mai con il suo volto ma solo con una maschera che di questo anarchico ha le sembianze. Durante la narrazione del film poi si capirà anche il perché della necessità di questa maschera (oltre ad un significato filosofico il protagonista vuole celare ustioni sparse su tutto il corpo). Il mondo in cui accadono gli eventi è un mondo segnato da una finta moralizzazione dei costumi, dove chi è al potere cerca di controllare il comportamento dei propri cittadini con l'uso dei mass media, e quando questo non funzioni, con l'uso della forza. V si scaglia contro questo genere di controllo con la forza e con atti di vero e proprio terrorismo. Memore della sua vita pre-maschera, si scaglia contro coloro che lo hanno portato a diventare quello che è e contro il sistema radiotelevisivo nazionale. Tutto il film è la narrazione dei 365 giorni che il protagonista da come scadenza al popolo inglese, prima di una "commemorazione" delle gesta dell'anarchico del XVII secolo: vuole far saltare in aria il parlamento così come non riuscì al suo predecessore.

Il personaggio di Evey (N. Portman) è inizialmente ambiguo, non si capisce mai bene se si schieri pro o contro V, fino a quando gli eventi la porteranno a prendere una posizione netta. La Portman come attrice deve ancora fare quel salto di qualità che attrici della sua generazione hanno già fatto, si deve ancora liberare del fardello che si porta dietro, non è più la bambina sfigata di Leon. Nel film non è mai perfettamente credibile, c'è sempre qualche cosa che lascia un po' l'amaro in bocca.

Per quanto riguarda il film comunque siamo ad ottimi livelli, è uno dei migliori film tratti da fumetto, anche perché comunque la storia è molto bella di suo, e la trasposizione non è particolarmente difficile. Non presenta le difficoltà di un Fantastici 4 o Superman, qui non ci sono superpoteri da gestire, e comunque il genere è molto fuori dai canoni del comics movie. E' molto più vicino a film di fantapolitica, come Gattaca o Equilibrium.

La storia è un mix di "1984" di Orwell o "Farenheit 451" di Bradbury; cinematograficamente siamo vicini a "Equilibrium", soprattutto per le scene di combattimento, a "28 giorni dopo", e a tutta la serie di film post catastrofici.

Assolutamente da vedere, e forse anche da rivedere, come tutte le opere di Moore si capisce sempre qualche cosa in più alla 5° o 6° rilettura.
Aspettiamo "Watchmen"!!!

venerdì, ottobre 27, 2006

Sudoku come una droga

Sono entrato anche io nel tunnel del Sudoku.
Non riesco a farne a meno, ogni notte prima di dormire, alemno 60 minuti li dedico a questo simpatico gioco di logica.
Dopo delle cavolate galattiche come il Tamagochi, i giapponesi hanno inventato un passatempo molto divertente, almeno per me.
Sto mettendo seriamente a rischio la comunicazione con la mia signorina, le mi parla ed io invece emetto frasi del tipo: "qui un 1 non ci può essere, allora deve essere qui...".
Un appello all'umanità: "Fatemi smettere!!!!".

Buon Sudoku a tutti!

giovedì, ottobre 26, 2006

Canto per il bel tempo


Nel mio primissimo post, avevo detto che sarebbe stata degna di apparire sul mio blog anche una splendida giornata di sole. Smoky Man mi sfidò a postare di una bella giornata di sole. Detto fatto. A venti giorni dall'apertura del blog, eccoci a parlare di una giornata di sole. Per tutta la settimana, venendo al lavoro ho trovato nebbia; nebbia in Sardegna, nel sud Sardegna... è un ossimoro. Ma oggi no. Oggi è una bellissima giornata di sole. Mentre correvo questa mattina, alle 6:30, tirava uno scirocco degno del sahara... In un display di un negozio ho letto la temperatura... 25°C... già da quell'ora avevo intuito che sarebbe stata una splendida giornata. E per propiziare un tempo simile per tutto il fine settimana riporto qui un canto degli "indiani" d'America della tribù degli Haida:


Canto per il bel tempo

O Sole buono,
Guardaci!
Brilla, brilla sopra di noi, o Sole!
Raccogli nubi, umidità e buio
sotto le tue braccia.
Che le piogge non cadano più.
Poichè i tuoi amici sono qui,
tutti sulla spiaggia,
pronti alla pesca,
pronti alla caccia.
Guardaci, perciò, o Sole Buono!
Dai la pace fra le nostre tribù
e con tuttti i nostri nemici.

Ancora,ancora, ti invochiamo.
Ascoltaci, ascoltaci, o Sole Buono.

Questo canto mi è stato segnalato dal GrandeVecio... il mio babbo.

Che sia una "Bella giornata di Sole" per tutti quanti

mercoledì, ottobre 25, 2006

Audioslave

Gli Audioslave nascono dalle ceneri dei RATM; mantengono la formazione originale, sostituendo il front-man Zac de la Rocha, che si è dato una svolta più hip hop/elettronica, con la voce solista dei furono Sound Garden, Chris Cornell. Alla batteria troviamo Brad Wilk, al basso lo straordinario Tim Commerford, ma soprattutto alla chitarra troviamo Tom Morello, che, come già scritto in un post precedente, è una delle menti, "chitarristicamente" parlando, più evolute degli ultimi 20 anni.
Quando sentii parlare di questa super band credevo potesse essere solo una trovata commerciale, ma niente di più. Non pensavo potessero convivere pacificamente due "egocentrici" come Morello e Cornell. Ed invece i fatti mi hanno smentito. Uno emana acuti al limite dell'umano, l'altro, quando credi abbia finito il repertori, tira fuori dal cilindro delle sue pedaliere nuovi suoni e nuove scale. E' esaltante sentire duettare i due, che si inseguono e non si raggiungono mai. A dare un'amalgama a tutto ci pensa il basso sempre molto caldo e suadente di Commerford. Il primo album, omonimo, è una bellissima sorpresa; ci sono momenti in cui ti aspetti che parta impetuoso un riff alla "bullet in your head", e poco dopo senti la melodia di Spoon man. Tutto molto suggestivo e ben mischiato. Dopo l'album omonimo, che a mio avviso è ancora inarrivabile, gli Audioslave sono usciti nel 2005 con un album non troppo convincente "Out of Exile"; quest'anno, poi, si sono dati una bella rispolverata con l'album "Revelation", decisamente meglio del precedente.
Ho potuto vedere, anche grazie al caro Josto, il loro concerto a Cuba... eccezzionali. Magari Cornell a fine concerto non reggeva più la nota, ma Morello e Commerford provvedevano benissimo a reggere la scena. Per essere dei vecchietti (Wilk e Commerford 38 anni, Cornell e Morello 42) fanno ancora barba e capelli a cercti ragazzini. Intramontabili!

martedì, ottobre 24, 2006

Corsetta Mattutina


Oggi, come circa da 2 mesi a questa parte, mi sono alzato alle 6, lavato la faccia e vestito nel massimo silenzio per non disturbare la mia amorevole donnina, e sono andato a correre con un altro pazzo podista come me. Quei 40 minuti di corsa in giro per la città ti fanno vedere le cose da un altro punto di vista. Mentre quasi tutti ancora dormono puoi goderti in assoluto silenzio dei particolari che altrimenti non potresti notare. Il panificio che emana un odore di "coccole"; ti faresti cullare dall'odore di quel pane appena uscito dal forno.
Fai pochi metri e passi davanti ad una pasticceria. Il profumo che ne viene fuori rende vani tutti i tuoi sforzi per restare a dieta e prepararti alla prossima prova costume. E' un odore di zucchero, crema pasticcera ed olio di frittura per dolci. Per quei 2 secondi pensi di fermarti ed entrare a fare razzia.

A quest'ora puoi vedere tante altre cose, come ad esempio donne anziane, che magari su consiglio del cardiologo, si sono alzate molto prima di te e sono andate a passeggiare per mantenere attivo ancora per un bel po' il loro anziano cuore. Vedi cani randagi, che a quest'ora del mattino ti fanno tenerezza, e vorresti protarteli via, magari farli sedere assieme a te a tavola, fare colazione assieme e poi lasciarli andare sul tuo letto dove ancora dorme la tua dolce metà; solo per farle una bella sorpesa.

Quei 40 minuti scarsi sono corroboranti, ti preparano ad una giornata di lavoro, e non ti lasciano per almeno mezz'ora. Infatti se ti fai una doccia subito continui a sudare solo per ricordarti che hai appena fatto un po' di moto. Allora fai altro, lavi i piatti della sera prima, oppure bevi un bel caffè espresso amaro, o come fa il mio compagno di jogging, ti mangi una omelette al prosciutto.
Poi solo allora vai in doccia, acqua bollente a flusso continuo, e ti rilassi per altri 15 minuti...
E che la giornata abbia inizio!!!

venerdì, ottobre 20, 2006

World Trade Center - il film

Bello,
vale di sicuro il prezzo del biglietto.

Il film pur trattando la tragedia dell'11 settembre non fa mai alcun
riferimento particolare agli attentati, se non come causa
dell'intervento dei polizziotti. Tutta la storia è decontestualizzata,
ciò che si vuole mettere in mostra non è il lato puramente
terroristico, ma la capacità degli uomini di darsi aiuto l'uno con
l'altro. Anche personaggi fanatici ed assurdi come il marines
congedato, che in altri frangenti avrebbero una connotazione negativa,
qui assumono un'importanza fondamentale.

Il messaggio che passa è che nelle tragedie gli uomini tendono a fare gruppo e darsi supporto l'uno con l'altro. Il manifesto di tutto il film è l'abbraccio al pronto soccorso della moglie di Cage con la signora nera che ha perso il figlio che fa il fattorino dell'ascensore in una delle due torri; due perfetti sconosciuti che si danno conforto l'un l'altro.

Il film risulta volutamente un po' claustrofobico nella narrazione dei due poliziotti imprigionati nella tromba dell'ascensore, mentre in parallelo vengono narrate le tragedie psicologiche delle due rispettive famiglie, molto spesso anche con l'abuso del flashback. Unica pecca il
volerci mostrare a tutti i costi i bicipiti di Cage (nudo mentre fa la doccia).

Ma il film non sono solo i due protagonisti, ma tutto un insieme di vicende umane raccontate più o meno approfonditamente, come quella del paramedico alcoolizzato o dei soccorritori che non vogliono darsi per vinti.

giovedì, ottobre 19, 2006

You Tube


YouTubeè uno dei nuovi mezzi per farsi conoscere, per ritagliarsi un pezzo di notorietà. Oramai non si contano i fenomeni momentanei che si sono ritagliati un loro momento di notorietà grazie al fenomeno del video sharing. Tra gli ultimi si ricordano Lenelygirl15 e Funtwo. La prima era una attrice Neo Zelandese di 25 anni che interpretava una ragazzina di 15 anni segregata nella propria camera da letto in California, dove era emigrata. Parlava di genitori possessivi, fanatici religiosi, che non la mandavano a scuola e che la sua unica finestra sul mondo era la webcam.
Funtwo è invece un ragazzo coreano che si è ripreso mentre eseguiva una versione Progressive Metal del Canone in Re Maggiore di Pachelbel riarrangiato da tale JerryC. Un vero mostro della chitarra!!! Addirittura il "NY Times" ha mobilitato schiere di investigatori privati per rintracciare questo fenomeno della 6 corde.
Partendo dalla curiosità di ascoltare gente altrettanto brava su YouTube, ho scovato questo ragazzo polacco. Si chiama Adam Fulara. Suona la chitarra con una tecnica molto particolare: "Two-Handed Tapping". Significa che non usa il plettro, ma tutte e due le mani picchiettano sulle corde della chitarra, così come fanno i martelletti di un pinaoforte sulle corde. Sul suo sito si legge che è arrivato a sviluppare la conoscenza di questa tecnica poiché amava J.S.Bach e le sue musiche per clavicembalo. Non potendo eseguire contemporaneamente, con la chitarra tradizionale, sia l'armonia sia l'accompagnamento, ha imparata al meglio questa tecnica. I video reperiti su YouTube ne sono una prova.
Da non perdere!!!

mercoledì, ottobre 18, 2006

Addio Andrea Parodi








Dopo una lunga malattia ieri ci ha lasciti Andre Parodi, prima voce dei Tazenda, poi grande voce solista della musica Sarda. Così come Maria Carta, è stato afflitto da un gravissimo male, esattamente lo stesso. Fino all'ultimo ha cercato di portare al massimo la sua arte, e quando anche la chemio lo aveva ormai massacrato non si è rassegnato ed ha continuato a mostrare a tutti la bellezza del suo canto e della musica Sarda. Da ricordare le tante collaborazioni importanti come quelle con Pierangelo Bertoli, Fabrizio De Andrè, Elena Ledda e Al di Meola.
Addio Andrea.



Non potho reposare amore e coro
pensende a tie soe donzi momentu.
No istes in tristura prenda e oro
né in dispiacere o pessamentu.
T'assicuro ch'a tie solu bramo,
ca t'amo forte t'amo, t'amo, t'amo.

Amore meu prenda de istimare
s'affettu meu a tie solu est dau;
s'are iuttu sas alas a bolare,
milli bortas a s'ora ippo bolau;
pro benner nessi pro ti saludare,
s'attera cosa non a t'abbissare.

Si m'esseret possibile d'anghelu
d'ispiritu invisibile piccabo
sas formas; che furabo dae chelu
su sole e sos isteddos e formabo
unu mundu bellissimu pro tene,
pro poder dispensare cada bene.


venerdì, ottobre 13, 2006

Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(P. Neruda)

giovedì, ottobre 12, 2006

Dr. House M.D.



Ieri è andata in onda l’ennesima splendida puntata di “Dr. House M.D.”.
A mio avviso uno dei migliori telefilm non politicamente corretti degli ultimi tempi. Il gruppo di produzione è sempre lo stesso di C.S.I., fa capo a Jerry Bruckheimer, il nuovo re Mida di tv e cinema (Pirates of Caribe), però hanno realizzato un prodotto decisamente superiore con sempre le musiche degli Who nello sfondo (la sigla di CSI NY “Baba O’reiley” viene utilizzata in questo telefilm come canzone preferita da l protagonista) . Così come C.S.I. le puntate vengono sviluppate sempre sullo stesso canovaccio, caso complicatissimo, una prima soluzione sbagliata, un po’ di indagine e soluzione finale corretta, però almeno non c’è sempre l’happy end. Nelle ultime puntate della prima serie e nelle nuove della seconda però, si stanno delineando meglio certi personaggio, soprattutto il protagonista. Ci viene spiegato come mai sia zoppo, appare la figura della ex moglie, e a causa di questa apparizione, il nostro eroe si sta addolcendo. Onestamente lo preferivo quando era str…o fino in fondo. Non credo ci metterà molto a tornare il nostro vecchio Gregory House, cinico e macabramente sarcastico così come lo abbiamo apprezzato nella prima serie. Nota a margine: l’attore protagonista, Hugh Laurie, lo abbiamo visto sul grande schermo con la serie Stewart Little, dove veniva dipinto come un tenerissimo padre di famiglia. Odioso, molto meglio questo ottimo dottore dal pessimo carattere. L'attore che interpeta il suo migliore amico è Robert Sean Leonard, il protagonista dell'attimo fuggente, per rendere meglio l'idea, è il ragazzo appassionato di teatro che si suicida. Pensavo sarebbe stato lui una stella di Hollywood e non Ethan Hawke. Questo dimostra che non sarei un granché come scopritore di talenti.

mercoledì, ottobre 11, 2006

Sacher Torte


Non starò qui a dare la ricetta di questa famosissima torta... ma vi voglio parlare della sensazione al palato provata ieri, quando tornando a casa, ho trovato questa meraviglia ad attendermi in mezzo al tavolo.

Al primo morso sembrerebbe solo un ammasso di cioccolato fondente fuso mischiato a burro... ma ad un successivo assaggio inizi ad assaporare la dolcezza della marmellata di albicocche... Tutto ti inebria, sembra di avere in bocca una festa. Le papille gustative fanno la hola... Non ne hai mai abbastanza. Accompagnare poi la torta con un bicchiere di Anghelu Ruju è l'apoteosi. Non ne hai mai abbastanza, è una necessità fiseologica, ne vuoi ancora e ancora e ancora...
Se non esistessero problemi come diabete e obesità si potrebbe campare di sola saccher torte.

Questa mattina in preda ai sensi di colpa mi sono alzato alle 6 e sono andato a correre, e per colazione ho evitato di sterminare i resti della meraviglia culinaria che mi aspettava nella campana porta torte.

Esperienza da ripetere più volte al giorno, ti migliora la giornata!

martedì, ottobre 10, 2006

Buon Compleanno

Come potrete leggere nel profilo, oggi compio 31 anni, e per questo motivo, anziché un post cul-turale mettero un post cul-inario. La ricetta è quella di una quiche (torta salata).
Ingredienti:
250 gr di pasta sfoglia
una confezione di panna da cucina
3 uova
pepe
sale
150gr di pancetta affumicata a dadini

Mettere la pasta sfoglia stesa in una teglia per 15 minuti in forno a 180° dopo averla bucata con una forchetta ed avervi steso sopra della carta forno. Sulla carta forno versare dei fagioli secchi per assorbire l'umido della pasta.
Nel frattempo far rosolare la pancetta senza renderla croccante. Intanto mescolare le 3 uova con la panna, un pizzico di sale e pepe.
Una volta terminata la cottura della pasta adagiare sul fondo la pancetta e poi rovesciarvi il composto di uova e panna; rimettere in forno per altri 25 minuti. Per guarnire, a chi piacesse, a 5 minuti dalla fine della cottura, adagiare sopra la quiche delle scaglie di scamorza affumicata e reinfornare.
Terminata la cottura servire caldo.
Buon appetito

lunedì, ottobre 09, 2006

Se (Lettera al figlio, 1910)

Ecco come Rudyard Kipling, noto per il libro della giungla, cercò di insegnare al proprio figlio, la differenza tra bene e male.

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Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".

Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!

domenica, ottobre 08, 2006

L'impero di Cindia

Questo è il titolo dell'ultimo libro scritto da Federico Rampini, redattore di Repubblica. Rampini è esperto dell'estremo oriente. Di seguito riporto ciò che c'è scritto nella 2° e 3° di copertina; l'argomento è molto interessante e fa capire come Cina e India siano rinate della loro ceneri e "minino" gli imperi economici di Stati Uniti e Europa.
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Sono 3 miliardi e mezzo. Sono più giovani di noi, lavorano più di noi, studiano più di noi. Hanno schiere di premi Nobel per la scienza. Guadagnano stipendi con uno zero in meno dei nostri. Hanno arsenali nucleari ed eserciti di poveri. E' "Cindia": Cina e India, il dragone e l'elefante. Cindia non indica soli l'aggregato delle due nazioni più popolose del pianeta: è il nuovo centro del mondo, dove si decide il futuro dell'umanità. Tutto il meglio e tutto il peggio dipende da loro. Le speranze di progresso così come i rischi di catastrofi, il riscatto dalla miseria e la guerra all'inquinamento, la libertà o la repressione, la salvezza o l'orrore: la partita del XXI secolo si gioca qui.
In totale, Cindia e i suoi paesi satelliti (le cosiddette "tigri asiatiche", ma anche il Giappone in una nuova fase di crescita economica) sono cinque volte la popolazione dell'intero continente europeo compresa la Russia, otto volte l'Unione Europea allargata a 25 membri, 13 volte gli abitanti degli Stati Uniti. Più di metà dell'umanità è concentrata in quest'area, ed è questa la metà che cresce. Cresce sia demograficamente che economicamente.
Il dragone e l'elefante si apprestano a riconquistare il posto che appartenne loro per millenni: quello delle due civiltà più antiche, più ricche, più avanzate durante gran parte della storia dell'umanità. Riemergono infatti, dopo una parentesi di decadenza, due universi che hanno un passato di 5000 anni, una tradizione storica sconosciuta perfino agli europei. Due nazioni che hanno a lungo primeggiato nella scienza e nella tecnica, che hanno dato al mondo alcuni dei più sublimi tesori dell'arte, dove sono nate grandi religioni e importanti filosofie laiche.
Oggi vi è però fra loro una differenza radicale che ne fa due modelli alternativi.L'India è la più vasta democrazia esistente al mondo, un esempio di pluralismo e di tolleranza unico per un paese di quelle dimensioni. Anche la Cina sprigiona un fascino irresistibile, ma di segno opposto: è il più imponente modello di Stato autoritario, funzionale e modernizzatore, che ha saputo in pochi decenni traghettare dalla miseria al benessere 300 milioni di persone.
Federico Rampini si spinge oltre i confini della Cina, per raccontare, in una collezione di storie di vita quotidiana, di ritratti di grandi capitalisti di cui noi ignoriamo persino il nome, e di racconti di viaggio, questo enorme impero nascente. E per cercare di rispondere a una delle domande chiave del nostro futuro: Cina o India? Oppure Cindia? Vincerà la ricetta cinese, quella indiana, o un misto fra le due? E con quali conseguenze per il resto del mondo? Come ha giustamente dichiarato Bill Gates: "Tutti mi chiedono che ne sarà della sfida tra Cina e India. Io mi preoccupo di più della nostra sfida contro Cina più India".

sabato, ottobre 07, 2006

Ancora Neruda - Sonetto XVII

Questa poesia l'ho sentita per la prima volta nel film Patch Adams. E' quella che Robin Williams cerca di dire alla sua amata durante tutto il film e riuscirà a leggere per intero soltanto sulla di lei tomba . Non credo esista miglior spiegazione per l'amore.

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Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.

T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

venerdì, ottobre 06, 2006

Pablo Neruda

Mai descrizione fu più azzeccata per definire una donna
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Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,
assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
Il mio corpo di rude contadino ti scava
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.

Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli
e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere al mio arco, come pietra per la mia fionda.

Ma viene l'ora della vendetta, e ti amo.
Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.
Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d'assenza!
Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!

Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.
Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto!
Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane,
e la fatica rimane, e il dolore infinito.

giovedì, ottobre 05, 2006

Rage Against The Machine - Album omonimo


Questo CD è stato fondamentale nella mi a formazione musicale. Lo è stato per la scoperta di uno dei più innovativi musicisti dell'ultimo ventennio, Tom Morello. Lo è stato perché ho scoperto che comunque, anche se da noi imperversano i Ramazzotti, le Pausini e comunque solo cantanti non impegnati, nel resto del mondo esiste chi approfitta della propria visibilità per comunicare al mondo un disagio, un problema, così come facevano i nostri cosiddetti cantanti impegnati negli anni 60/70. I RATM sono la direttta conseguenze dell'HipHop old school (public enemy) e questo album manifesto ne è una prova. Basti pensare che il testo della canzone più significativa "killin' in the name of", per i suoi contenuti, non comparve nel book del cd ma solo negli spartiti. Questo album era perfetto in tutto, dai suoni, ai testi, fino anche alla copertina. La foto che è stata usata è di Malcolm Brown che nel 1963, fotoreporter inviato inviato in Vietnam, riprese Thich Quang Duc, monaco buddista, darsi fuoco in segno di protesta al centro dell'incrocio principale di Saigon. Niente di più azzeccato.
Album bellissimo da non perdere.

mercoledì, ottobre 04, 2006

Squonimo... cos'è squonimo????

E' una parola senza il benché minimo significato... trae la sua origne nella notte dei tempi...
Circa 10 anni fa, un mio amico in preda agli effetti del THC (Tetrahydrocannabinol), il principio attivo della cannabis (si era fumato un mondo fatto tutto di canne), decise di inventare parole senza alcun senso... Ne disse tante, tante, tante e tante! Ad un certo punto disse:"Sentite questa: SQUONIMO!!". E scoppiò a ridere come un matto. Da allora questa parola di poche lettere mi accompagna nello web. Squonimo è tutto ciò che non ha un senso, che non significa nulla, ma che ci piace. Questo blog sarà proprio questo, una raccolta di tutto ciò che mi piace ma che non sempre ha un significato profondo... una poesia, la musica, il cinema o più semplicemente una bella giornata di sole.