Nazim Hikmet
Nazim Hikmet è uno dei miei poeti preferiti... Vi propongo una poesia che scrisse nel 1942 quando era recluso nel carcere di Munevver, prigione di Bursa in Anatolia.
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.
2 commenti:
Povero squonimo, se sei arrivato al punto di citare i poeti reclusi nelle carceri turche, vuol dire che non stai vivendo il tuo body rental col giusto spirito propositivo... Immagino che nei prossimi post toccherà alle "Lettere dal carcere" di Gramsci o a "Se questo è un uomo" di Levi. Avanti Savoia!
Okkio ke il bodyrental può capitare a chiunque
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