giovedì, giugno 28, 2007

Jonathan Edwards

Chi è costui? Se cercate su Wikipedia, potreste imbattervi in un teologo del XVIII secolo, ma la risposta non è lontana dalla verità... Se le parole Hop, Step, Jump non vi dicono nulla, allora forse non sapete di chi si stia parlando. Se invece conoscete il mondo dell'atletica, allora non avrete perso un secondo a googlare e saprete benissimo chi è costui.
Jonathan Edwards è il detentore del record mondiale nel salto triplo (18.29 m). Ma la sua peculiarità, che lo ha contraddistinto lungo tutta la sua carrira, oltre ad essere un bianco magrissimo in un mondo dominato da neri muscolatissimi, è il fatto di essere stato molto, forse per alcuni troppo, religioso. La sua vita è sempre stata scandita dal suo credo cristiano, al punto che, fino al 1993 si rifiutava di gareggiare il "settimo giorno", ossia di domenica, perché giorno dedicato al signore. E come tutti i grandi atleti, dopo il ritiro dalle scene sportive, era finito a fare il conduttore di programmi televisivi per la BBC; ma non sportivi, ma di carattere religioso. Infatti lo strepitoso Edwards era anche un reverendo della chiesa Evangelica. Nel suo programma si è occupato di molti aspetti della religiosità, fino al punto di fare anche documentari sui santi; in particolare, quello sulla conversione di San Paolo sulla via di Damasco, pare abbia fatto crollare il suo credo. Ciò che lo ha fatto traballare sarebbe stata l'ipotesi di un teologo sulla possibilità che le visioni di San Paolo fossero dovute a un attacco epilettico. A quel punto, Edwards, ha iniziato a farsi domande. Quelle più classiche della Filosofia e Teologia contemporanee, Dio esiste, cosa c'è dopo la morte, ma soprattutto c'è qualcosa dopo la morte. Partendo da questo punto, l'atleta che aveva rinunciato a saltare ai mondiali di atletica (dove era strafavorito) per il suo credo, è diventato completamente Ateo. Se vi interessasse sapere nei dettagli del suo cambiamento radicale, è possibile leggere l'intervista completa fattagli dal Times.

Come si dice, le vie del Signore sono infinite.
Cheers

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