sabato, dicembre 30, 2006

Welby

Piergiorgio Welby, dopo una lunga malattia ed una permanenza in vita dovuta all'ausilio dei macchinari, è riuscito nel suo scopo di passare, e questo è proprio il caso di dirlo, a "miglior vita". Ha avuto l'aiuto di un anestesista che lo ha narcotizzato per non farlo soffrire e poi gli ha staccato il respiratore.

A Welby, la tanto benevola chiesa cattolica, ha negato i funerali religiosi. Non li ha negati però a mostri del calibro di Pinochet...

Che dire... Buon Anno a tutti!!!

martedì, dicembre 26, 2006

Diario di Viaggio - 9

Solo venerdì mattina stavo esultando per il fatto che avrei fatto un bel po' di giorni in Sadegna! poi dopo meno di 3 ore la svolta: sarò di nuovo a Torino il 3... e questo per cause di forza maggiore... poi dopo questa non esaltante notizia, mi sono recato in aeroporto alle 16.30, e lì sorpresa, il volo sarebbe stato in ritardo di 10 minuti... pazienza, sotto natale sono ritardi accettabili... poi il ritardo è diventato di 35 minuti... Caxxo così inizio a mangirami il margine di sicurezza con la coincidenza a Roma. Alle 18 appare che il volo sarebbe partito alle 18.40... iniziano a girarmi le scatole...

Alle 18.10 improvvisamente ci hanno imbarcato... evviva viaggio salvo. Alle 18.20 ero fermo da 10 minuti nel pullman che mi avrebbe dovuto condurre all'
"aeromobile".... alle 18.40 finalmente ci muoviamo e dopo 2 minuti iniziamo a salire sull'aereo... finalmente, forse riesco a fare Natale in Sardegna. Finito di sistemarci sull'aereo guardo la cabina e noto molti spazi liberi... ripenso la fila all'imbarco e i conti non tornano... dopo 10 minuti arriva in effetti un altro pullman. Finbalmente per le 19.00 siamo tutti a bordo ed aspettiamo il decollo... Si respira odore di rabbia in cabina. Anche se l'aereo è diretto a Roma siamo tutti "Terroni" che devono prendere una coincidenza, di romani ce ne saranno 10/20 al massimo. alle 19.10 il capitano ci fa presente che siamo in attesa di uno slot... Che cacchio è un Casinò???? Più che altro mi sembra un casino. Alla fine decolliamo alle 19.50... il mio compagno di volo è un barese che come me la prende con filosofia e non ci alteriamo per il ritardo assurdo accumulato... Invece altri passeggeri inziano a dare di matto... Un vecchio romano se la piglia con gli assistenti di volo ed assieme ad una ragazza di Lamezia iniziano ad infastidire di proposito il personale, più o meno incolpevole della situazione. Alla fine si atterra a Fiumicino alle 21.05... Dovrei avere perso la coincidenza, ed invece miracolo... RITARDO... alla fine siamo decollati alle 23 e siamo atterrati ad Elmas alle 24...


Aspetto i bagagli, ma stranamente... SMARRITI!!!! Denuncia di smarrimento. All'una salgo in macchina ed alla fine arrivo a casa all'1.45... Cacchio che viaggio... Nemmeno Ulisse ha avuto un'Odissea del genere.

A chi interessasse la compagnia aerea era la AirOne... Evitare per credere

venerdì, dicembre 22, 2006

PS3 col pinguino

Come potrete vedere nel video qui sotto, hanno già installato Fedora Core5 sulla nuovissima PlayStation3... Effettivamente non è più solo una console... per sapere dove stiamo andando con il mondo dei pc vi consiglio questo articolo tratto da Punto informatico


Diario di Viaggio - 8

Allora, come si direbbe in termine sportivo, siamo al primo giro di boa. Con le vacanze Natalizie, si concludono i primi due mesi di trasferta. Devo dire che sono stati meno peggio del previsto, e se non avessi avuto delle preoccupazioni a casa mia sarebbero anche stati meno pesanti. Qui l'ambiente di lavoro, dopo un primo periodo di assestamento non è male. Magari i ritmi di lavoro sono un po' diversi da quelli a cui ero abituato, però non sono nemmeno così impossibili come a volte altri colleghi hanno raccontato. Con i nuovi colleghi mi sono trovato discretamente, soprattutto con chi come me non era di queste parti... sarà forse la necessità di non sentirci solo in un luogo sconosciuto.

I colleghi della mia azienda sono stati preziosi soprattutto all'inizio, per permettermi un più facile ambientamento, anche se a volte, il Nonno, è stato un po' pedante; anche fuori dal lavoro il suo unico argomento di discussione era il lavoro stesso... Rilassati!!!

Con Zizi ho apprezzato la Torino di notte, senza fare niente di particolare, però ho potuto vedere il noto quadrilatero Romano, una Torino tutta da vivere la notte con happy hour, locali molto carini, pizzerie napoletane autentiche e trattorie piemontesi. Prossimo obiettivo i Murazzi, anche se qualcuno mi sconsiglia di andarci per i rischi che si possono correre...

Tornerò da queste parti verso l'otto Gennaio 2007 per riprendere le attività di sviluppo... speriamo di vedere la neve, perchè solo il ghiaccio la mattina da scrostare del parabrezza dell'auto inizia a darmi fastidio.

Spero di poter fare qualche week end qui con la signorina, così magari ci si fa una puntatina anche in Vallée...

Per ora Concludiamo le trasmissioni con un augurio a tutti quanti si siano disturbati in questi mesi a seguire le mie avventure in quel di Torino.

Buon Natale e felice 2007

martedì, dicembre 19, 2006

Fenomeni Autostradali

Da quando sono al Nord Italia, mi sono accorto che sto avendo una strana mutazione genetica. Sono un po' com Dr. Jekyll e Mr. Hyde. Io odio quelli che in macchina parlano al cellulare, corrono eccessivamente, superano a destra. Non ho capito per quale arcano motivo, quando sono a "casa" mi comporto come un autista modello. Sceso dall'aereo a Linate divento una bestia. Corro oltre i 130Km/h, parlo al cellulare senza auricolare, supero a destra e smadonno come una bestia...

La cosa più grave è che tutto questo non mi infastidisce... Dovrò rivolgermi a qualche gruppo di supporto??? Ciao sono Alessandro e sono un automobolista di merda...

lunedì, dicembre 18, 2006

Chi visse sperando morì...

Sono a Torino, e siccome sul lavoro sono bloccato per motivi tecnici, mi trovo a pensare alla vita e al modo migliore per viverla.
Parafrasando un noto adagio, chi visse sperando miri cag...o. Penso se valga la pena stare dietro a dei miti irraggiugnibili, come il posto fisso, il mutuo sulla casa, dei figli, un matrimonio, o lanciarsi a capofitto nei propri sogni, aprire un chiosco su una spiaggia cubana, stare tutto il giorno sotto le coperte a coccolarsi con il proprio amore, realizzare tutte quelle idee che avevamo da bambini e che con gli anni si sono dimenticate (costruire il galeone dei pirati LEGO, fare un puzzle da 10000 pezzi, etc.).

Ritengo che forse la vita non sia abbastanza lunga per fare tutto quello che desideriamo, allora bisogna assaporarne ogni singolo istante, oppure mettere tutti i nostri sforzi nella realizzazione del nostro sogno più grande. Di notevole ispirazione potrebbe essere un video che ho trovato su YouTube, dove un kiwi (uccello non in grado di volare australiano) realizza il suo più grande sogno ad ogni costo.

Buona visione

giovedì, dicembre 14, 2006

Diario di Viaggio - 7

Oggi, come tutti i giorni di questa settimana, siamo andati sotto zero, e come ogni mattina mi sono dovuto mettere a grattare il ghiaccio sul vetro della macchina. Il bello è stato ieri sera. Dopo una partita a calcetto giocata 4 contro 4 a temperature polari, sono tornato in albergo, dove il Nonno non mi aveva aspettato e aveva già finito di cenare alle 20,45... penso che poi si sia messo il catetere e sia andato a letto.
Io invece, armato della fame più grande che si possa immaginare, sono andato in ristorante dove, nella miglior tradizione della cucina piemontese ho mangiato:
Cocktail di gamberi... squisito, con gamberi interi sgusciati
Spaghetti alle vongole... ottimi.
Se non fosse stato per il pessimo vino della casa (un frizzantino che sembrava gassosa) il pasto sarebbe stato perfetto.
Per chiudere il tutto.... Mirto, tipico liquore delle prealpi piemontesi...

Cosa non si fa per sentirsi a casa in ogni parte del mondo!!!

Peccato fossi solo a cena senza la mia signorina.

martedì, dicembre 12, 2006

Finalmente Addio Pinochet

Questo signore finalmente è passato a miglior vita. Il primo grande 11 Settembre, non è stato quello del 2001 con la caduta del WTC, ma il golpe eseguito da questo signore nel 1973, che portò alla morte del preseidente Salvador Allende, presidente eletto democraticamente dal popolo, e allo stermino di più di 3000 cileni. Fu uno dei periodi più neri della storia dell'umanità, forse appoggiato anche da governi che adesso esportano democrazia.
Adesso possiamo vedere la sua morte in 2 modi:
uno positivo, ossia gioire della dipartita di uno dei personaggi più negativi del XX secolo
uno negativo, dovuto al fatto che i parenti dei desaparecidos non hanno mai avuto giustizia, mai visto il vecchio dittatore subire una condanna per le sue atrocità.

Comunque sia vorrei brindare assieme a Luis Sepùlveda, ex guardia del corpo del presidente ed ora grande scrittore. Riporto qui un suo articolo apparso su "La Repubblica" apparso il 4 Dicembre.

Luis Sepulveda: Pinochet. Ci rubò l’esistenza
Tratto da "la Repubblica", 4 dicembre 2006
Sono chiuso in casa da tre settimane per terminare un romanzo, senz’altra compagnia se non quella del mio cane Zarko e del mare, felice tra i miei personaggi, ma dalle prime ore di domenica, ho cominciato a ricevere delle telefonate dei miei amici e amiche del Cile.
"Prepara i calici", mi dicono dal mio lontano paese. Ho pronta una bottiglia di Dom Perignon in frigorifero. È un riserva speciale e me la regalò a questo fine il mio caro amico Vittorio Gassman una sera a Trieste. "Spero che la berremo insieme", mi disse in quell’occasione e sarà così, perché a casa mia c’è un calice che porta inciso il suo nome. Alla radio, una voce dice che il tiranno sta davvero male e che, a quanto pare, stavolta la Parca se lo porterà all’inferno degli indegni, anche se noi cileni non ci fidiamo mai delle repentine malattie che lo colpiscono ogni volta che deve affrontare la giustizia.
Vorrei essere in Cile tra i miei cari e condividere con loro la spumeggiante allegria di sapere che finalmente finisce l’odiosa presenza del vile che ha mutilato le nostre vite, che ci ha riempito di assenze e di cicatrici. Pinochet non solo ha tradito il legittimo governo guidato da Salvador Allende, ha tradito un modello di paese e una tradizione democratica che era il nostro orgoglio, ma in più ha tradito anche i suoi stessi compagni d’armi negando che gli ordini di assassinare, torturare e far scomparire migliaia di cileni li dava lui personalmente, giorno dopo giorno. E come se non bastasse, ha tradito i suoi seguaci della destra cilena rubando a dismisura e arricchendosi insieme al suo mafioso clan familiare.
L’ex dittatore paraguayano, Alfredo Stroessner, è morto poco tempo fa nel suo esilio brasiliano, pazzo come un cavallo, dichiarando persone non gradite in Paraguay cento persone al giorno i cui nomi estraeva dall’elenco del telefono di Sau Paulo. Pinochet, invece, muore simulando una follia che gli permette fino all’ultimo minuto di fare assegni e transazioni internazionali per nascondere la fortuna che ha rubato ai cileni. Muore amministrando il suo bottino di guerra con la complicità di una giustizia cilena sospettosamente lenta.
Smette di respirare un’aria che non gli appartiene, di abitare in un paese che non merita, tra cittadini che per lui non provano altro che schifo e disprezzo. Ma muore, e questo è quello che importa.
La sua immagine prepotente di "Capitán General Benemérito", titolo di ridicola magniloquenza che si autoconcesse, svanisce nella figura dell’anziano ladro che nasconde il suo ultimo furto tra i cuscini della sedia a rotelle. Ma muore, e questo è quello che importa.
Prima di tornare al mio romanzo, apro il frigorifero e palpo il freddo della bottiglia. Poi dispongo i calici con i nomi dei miei amici che non ci sono, dei miei fratelli che difesero La Moneda, di quelli che passarono nei labirinti dell’orrore e non parlarono, di quelli che crebbero nell’esilio, di quelli che fecero tutte le battaglie fino a sconfiggere il miserabile che ha gettato un’ombra sulla nostra vita per sedici anni ma non ci ha tolto la luce dei nostri diritti. Con tutti loro brinderò con gioia alla morte del tiranno.
Traduzione di Luis E. Moriones

mercoledì, dicembre 06, 2006

Nazim Hikmet

Nazim Hikmet è uno dei miei poeti preferiti... Vi propongo una poesia che scrisse nel 1942 quando era recluso nel carcere di Munevver, prigione di Bursa in Anatolia.

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

lunedì, dicembre 04, 2006

Diario di Viaggio - 6

Siamo alla 5° settimana, e vi giuro che non è iniziata nel migliore dei modi:
solo per dirne una, l'aereo è partito con solo 2 ore di ritardo... questo perché a cagliari domenica notte hanno chiuso l'aeroporto alle 22:15, e gli aerei della Airone sono stati dirottati verso alghero. Stamattina non c'era nemmeno un aeromobile sulla pista e alla fine siamo paritti alle 8.30.

Su idea di Zizi siamo passati dalla A4... un eterno cantiere, seconodo solo alla Salerno ReggioCalabria.

Oggi poi la voglia di lavorare non è tante ed in più si è aggiunta la notizia che i miei due colleghi forse avranno la fortuna di lavorare la maggior parte del tempo a Cagliari; auguri a loro, ma questo significa che da Gennaio sarò solo in questo freddo piemonte...

Speriamo l'inverno passi alla svelta.

sabato, dicembre 02, 2006

Maledetta Rucola

Ariekkime,
dopo 4 settiimane di trasferta ho fatto un'amara constatazione. Girando molti ristoranti e pizzerie ho notato che si sta diffondendo a macchia d'olio un'arma di distruzione di massa del gusto... La Rucola.

Non è possibile. Ho visto ricette buonissime, piatti succulenti, carni eccezionali contaminate da questa erbaccia fastidiosa, quasi quanto la gramigna.

Il carpaccio viene ricoperto dalla rucola; la bresaola sembra che non possa vivere senza la rucola, la burrata e il crudo di parma vengono invasi da questo prodotto di una mente malata.

Io non sopporto il sapore, ma soprattutto l'odore di questa verdura, che costa come l'oro e puzza come lo sterco...

Sto' pensando di fondare un comitato: Trasfertisti Anti Rucola (TAR).

Chiunque volesse interrompere l'espandersi di questa erbaccia sulle nostre tavole diffonda questo messaggio.

Rucola, se la conosci la eviti, se non la conosci ti rovina il pasto!!!

mercoledì, novembre 29, 2006

Diario di Viaggio - 5

Oramai siamo alla 4° settimana di permanenza in quel di venaria, e questa settimana con me ci sono anche i due veterani dell'azienda, Nonno e Zizi. Il primo fa una vita piuttosto regolare: lavoro, pranzo, lavoro, albergo, cena in albergo e poi nanna alle 21,30... da qui il nome di Nonno. L'altro è un sassarese, come si diceva un tempo, gran lavoratore, che però ha dei problemi con la fisiologia umana... E' convinto che il corpo umano non sia fatto per il 70% di acqua, ma di birra.

Ieri sera, dopo aver finito di lavorare, Nonno è tornato in albergo è ha continuato al sua routine quotidiana. Noi invece ci siamo recati in centro a Torino dove abbiamo consumato una cenetta all'insegna dl salutismo. Infatti ci siamo accorti che il lavorare fuori casa e mangiare in ristorante ci porterà presto a superare il quintale. La cena è stata la seguente:
Antipasto con farinata di ceci e formaggi fusi; grigliata mista di carne, patate fritte e una bottiglia di Dolcetto per innaffiare il tutto. Però per mantenere fede ai nostri propositi di dieta non abbiamo preso il dolce.

Usciti dal ristorante siamo entrati in un locale molto "universitario", dive abbiamo consumato una birra a testa e 2 rum... L'ambiente era molto carino, anche se le cose sono un po' cambiate da quando ero io universitario.

Ci siamo fatti 2 chiacchere, visto un po' di gente e poi alle 24 via in albergo.

Stamattina la bocca era completamente felpata dal rum. Però ne è valsa la pena.

Stasera dovrebbe arrivare Cri e andremo a cena tutti assieme, speriamo che Nonno non rompa e vogliano venire a rifarsiun giro in centro.

Voglio ritornare all'università....

giovedì, novembre 23, 2006

Diario di Viaggio - 4

Ieri sera, dopo 2 settimane, sono riuscito ad uscire ad un orario decente, 18.30.
Non sapendo che fare, mi sono buttato alle Gru... un centro commerciale gigantesco, pieno di gente, tutti che avevano qualche cosa da comprare, qualche happy hour...
Eppure non mi sono mai sentito così solo... dopo un giro alla Feltrinelli dove ho visto una marea di titoli interessanti, presto tornerò a farne incetta, mi sono sentito come se stessi girando nel deserto, la gente intorno a me non la vedevo, mi sentivo un po' sconsolato... in quel momento ho desiderato più di ogni altra cosa essere a casa, non mi era ancora successo. Per dirla con le parole dei peperoncini rossi piccanti per chili, a volte mi sento come se non avessi una compagna, a volte mi sento come se fossi il mio unico amico....
Speriamo passi presto questa malinconia... domani a casa!!!

Sometimes I feel
Like I don't have a partner
Sometimes I feel
Like my only friend
Is the city I live in
The city of angels
Lonely as I am
Together we cry

I drive on her streets
'Cause she's my companion
I walk through her hills
'Cause she knows who I am
She sees my good deeds
And she kisses me windy
I never worry
Now that is a lie

I don't ever want to feel
Like I did that day
Take me to the place I love
Take me all the way

It's hard to believe
That there's nobody out there
It's hard to believe
That I'm all alone
At least I have her love
The city she loves me
Lonely as I am
Together we cry

I don't ever want to feel
Like I did that day
Take me to the place I love
Take me all that way

Under the bridge downtown
Is where I drew some blood
Under the bridge downtown
I could not get enough
Under the bridge downtown
Forgot about my love
Under the bridge downtown
I gave my life away

mercoledì, novembre 22, 2006

Diario di Viaggio - 3

Oggi non vogli parlare di come stiano andando le cose in questo umido e fresco piemonte...
l'argomento di oggi è semplicemente l'auto che l'autonoleggio mi ha rifilato... Dopo 2 settimane di Lancia Y, l'autonoleggio mi ha propinato la deliziosissima, modernissima, ma soprattutto "performantissima" PANDA...

Alla panda sono legato da ricordi di gioventù, quando con la patente nuova di pacca, si andava in giro con gli amici a fare scorribande, a bersi una birra, o a fare... immaginate cosa si potesse fare a 20 anni in una panda... quindi potrete tranquillamente escludere il sesso, la vecchia panda era stata progettata da un'integralista cattolico, quindi niente sesso prima dei 35 anni. Adesso però la casa di Torino ha rinnovato il più longevo modello di auto. Ed ha realizzato una vera... Non lo posso dire, perché non vorrei trovarmi con le chiappe per terra; però girando per le mille rotonde che si trovano qui nell'interland di Torino, posso assicurare che più di una volta la macchina se ne andava col posteriore o come minimo le ruote fischiavano (parlo di 50 orari non di più).

Forse nemmeno la comunistissima Trabant potrebbe essere paragonabile a questo coacervo di bulloni e benzina...
Speriamo di riavere la Lancia Y la prossima settimana, altrimenti mi metto in sciopero... siete tutti avvisati!

giovedì, novembre 16, 2006

San Martino

E come scriveva il Carducci: "La nebbia agli irti colli piovigginando sale...".

E così stamane dopo svariati giorni di bel tempo, mi sono svegliato ed ho trovato la nebbia... Siccome non mi era bastata quella rimediata in autostrada, oggi il meteo ha giocato contro di me.
Il fine settimana si avvicina e con lui anche il mio decollo da Torino... speriamo non faccia scherzi, voglio tornare a casa il più puntuale possibile per poter riabbracciare la mia signorina!!!

Io l'ho detto che il latte non lo digerisco!!!

mercoledì, novembre 15, 2006

Diario di Viaggio - 2

Sono alla fine della prima settimana di viaggio. All'inizio, anche per via di situazioni contingenti, credevo sarei stato peggio in trasferta, soprattutto con la prospettiva sempre più concreta di doverla prolungare oltre i 6 mesi iniziali.
Invece, le cose vanno meno peggio delprevisto; con i nuovi colleghi si inizia a socializzare, anche se è ben lungi la possibilità diinstaurare un rapporto come quello che ho nell'azienda madre. Non credo che mai si aprirà un angolo del camionista, anche se le foto del BUONGIORNO del caro Porq ogni mattina mi ricordano le mie "nobili" origini. A parte i rapporti interpersonali, l'esperienza, almeno dalpunto di vista puramente lavorativo, si sta prospettando come qualche cosa di molto interessante, anche se non mancano le difficoltà. Ad essere onesto, se in un primo momento mi sentivo un po' un incompetente, visto che gli altri conoscevano a menadito il lavoro, ora dopo 4/5 giorni di studio, mi accorgo che non è poi così complicato.
Il lato negativo di tutto questo è il fatto di avere orari un po' assurdi; si entra alle 8.30 del mattino e si va via quando non si hano più nemmeno le forze per mangiare (questa è una balla, in realtà sto mangiando come un porco, e come ho detto a Cri, se non mi do' una calmata, per questa estate avrò preso un bel po' di pancia).
Sembra di essere Charlie Chaplin nella catena di montaggio in Modern Times...
Speriamo di non finire schiacciati dagli ingranaggi per stringere qualche bullone in più!!

Cheers!!

martedì, novembre 14, 2006

Una gigantesca tazza di Latte

Ieri arrivando a Linate, dall'aereo, per la prima volta, ho visto un fenomeno stranissimo: la nebbia osservata dall'aereo.
Sembravano nuvole bassissime, in realtà era un banco di nebbia che andava dalla Lombardia fino ad Asti.
Quando sono arrivato all'aereoporto, ho noleggiato l'auto e mi sono recato verso Torino passando dalla A7. La nebbia si tagliava a fette. La sensazione era quella di essere immarsi in una gigantesca tazza di latte; tutto ciò che si vedeva era grigio. So che la nebbia in autostrada dovrebbe essere un fattore di paura, ed invece mi dava una strana sensazione di ovatta, di morbido, di sicuro...
Arivato ad Asti, poi, improvvisamente è riapparso il sole e non mi ha più abbandonato; mi ha risvegliato ed ho ringraziato il cielo che tutto quel latte non ci fosse più.
Io il latte non lo digerisco!!!

domenica, novembre 12, 2006

Three little birds

Questa canzone Bob Marley l'ha scritta in un momento in cui già sapeva di essere condannato per un tumore, e nonostante questo diceva "... non preoccuporti di niente perché tutte le cose andranno a posto...". E se valeva per un "condannato", può andar bene per chiunque... Forza Pipi!!!
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"Don't worry about a thing,
'Cause every little thing is gonna be alright.
Singin': "Don't worry about a thing,
'Cause every little thing is gonna be alright!"

Rise up this mornin',
Smiled with the risin' sun,
Three little birds
Each by my doorstep
Singin' sweet songs
Of melodies pure and true,
Sayin', ("This is my message to you-ou-ou:")

Singin': "Don't worry 'bout a thing,
'Cause every little thing is gonna be alright."
Singin': "Don't worry (don't worry) 'bout a thing,
'Cause every little thing is gonna be alright!"

Rise up this mornin',
Smiled with the risin' sun,
Three little birds
Each by my doorstep
Singin' sweet songs
Of melodies pure and true,
Sayin', "This is my message to you-ou-ou:"

Singin': "Don't worry about a thing, worry about a thing, oh!
Every little thing is gonna be alright. Don't worry!"
Singin': "Don't worry about a thing" - I won't worry!
"'Cause every little thing is gonna be alright."

Singin': "Don't worry about a thing,
'Cause every little thing is gonna be alright" - I won't worry!
Singin': "Don't worry about a thing,
'Cause every little thing is gonna be alright."
Singin': "Don't worry about a thing, oh no!
'Cause every little thing is gonna be alright!

giovedì, novembre 09, 2006

Diario di viaggio - 1

Ieri è iniziata la mia avventura in quel di Torino. Pensavo il clima fosse peggio, invece a parte uno sbalzo termico notevole, con una camicia ed un giubbotto non si sta poi così male.

Ma partiamo dall'inizio: avevo l'aereo alle 6.30 quindi check-in alle 5.30 e sveglia prevista alle 4... in realtà la tensione mi ha svegliato alle 3 quindi mi sono buttato in doccia alle 3.45 e poi via verso nuove ed esaltanti avventure. Arrivato in aereoporto, la prima rottura: le nuove procedure di check-in; e togliti il cinto, togli il pc dalla borsa, via orologio e bracciale, metti il giubotto nel vassoio... e 'sti due maroni!!!!

Comunque, finito questo iter puramente burocratico (la prossima volta mi metto due candelotti di dinamite sotto la camicia) mi sono imbarcato, con soli 20 minuti di ritardo. Dopo l'atterraggio ho preso la macchina e via per più di 200 Km fino a Venaria. A parte qualche spiacevole notizia che a momenti mi faceva schiantare in autostrada, tutto è filato liscio. Ho già preso contatto con i colleghi, che già da 6 mesi sono qui a "divertirsi". Abbiamo mangiato in un grazioso bar del corso principale... fettina alla milanese, patate fritte e tiramisù fatto con la panna e non solo con mascarpone. Dopo non riescivo a tenere gli occhi aperti... maledetto tiramisù.

Di sera cenetta in un ristorante molto carino di Torino con intrattenimento canoro.

Oggi ho iniziato a fare qualche cosa: LETTURA DOCUMENTI.... e che pizza, non vedo l'ora di toccare il codice... oltretutto ho pranzato all'auchan... idea terribile di Zizi... meglio il bar di ieri.

Speriamo di iniziare al più presto a lavorare come si deve, sono qui da meno di 48 ore e non so nemmeno dove mi devo sedere!!!!

Alla prossima

PS: Pipi, sono con te, non mollare!!

martedì, novembre 07, 2006

Le Cavallette

Partiamo da questa citazione dei Blues Brothers: "Ero... rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C'era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C'è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio!".
Immaginatevi in una sala riunioni, con qualche vassoio di pizzette e pasticcini, qualche bibita per digerire, ed a un certo punto la voce di Jake Blues, alias Jhon Belushi, che grida "...le cavallette...".
A questo punto entriamo noi all'urlo: "Siamo in missione per conto di Dio(cit. sempre da Blues Brothers)", che in meno di una frazione di secondo diamo gli auguri alla festeggiata, auguri Cristina per i tuoi tr..tte anni, e poi ci abbattiamo come una delle piaghe d'Egitto sul cibo offertoci dalla nostra festeggiata. Pizzetta, pizzetta, pizzetta, pizzetta, pizzetta, bigné, babà, pizzetta, pizzetta, bicchiere di CocaCola, pizzetta, pizzetta, pizzetta, altro bicchiere di bibita... e poi solo il deserto... qualcuno aiuta a liberare il tavolo dai rifiuti e in meno di 15 minuti 5/6 kili di buffet sono andati tutti giù per il nostro gargarozzo... che bella sensazione!

Burp! scusate il ruttino, ma sto ancora digerendo la 999° pizzetta!

Ancora Auguri Cri!

domenica, novembre 05, 2006

In bocca al Lupo

Oggi un amico e collega di lavoro è partito per portare a termine la sua lotta contro una malattia, che mai mi aspetterei colpisca un giovane di meno di 35 anni.
10 mesi fa più o meno tutti quanti, ma lui e sua moglie in primis, cademmo nello sconforto dopo la diagnosi per niente incoraggiante. Oggi, dopo 8 mesi di cure, un'operazione, che solo un coraggio fuori dal comune ti permette di affrontare, il nostro amico si accinge a debellare questo terribile male. Ormai il più è fatto, ancora un passo e sei al traguardo.
Forza Eros siamo tutti con te!!!

venerdì, novembre 03, 2006

Citazione da "V for Vendetta"

Di seguito riporto il prologo di "V for Vendetta"; come capirete questo film mi è piaciuto parecchio, e tutta la sua forza è in questo prologo narrato dalla voce fuori campo di Natalie Portman.
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Ricorda per sempre il 5 novembre, il giorno delle congiure delle polveri contro il parlamento. Non vedo perché di questo complotto nel tempo il ricordo andrebbe interrotto. Ma l'uomo? So che il suo nome era Guy Fawkes e so che nel 1605 tentò di far esplodere il parlamento inglese. Ma chi era realmente? Che tipo d'uomo era? Ci insegnano a ricordare le idee e non l'uomo, perché l'uomo può fallire. L'uomo può essere catturato, può essere ucciso e dimenticato. Ma 400 anni dopo ancora una volta un'idea può cambiare il mondo. Io sono testimone diretto della forza delle idee, ho visto gente uccidere per conto e per nome delle idee, li ho visti morire per difenderle… Ma non si può baciare un'idea, non puoi toccarla né abbracciarla; le idee non sanguinano, non provano dolore... le idee non amano. Non è di un'idea che sento la mancanza ma di un uomo, un uomo che mi ha riportato alla mente il 5 novembre: un uomo che non dimenticherò mai.

giovedì, novembre 02, 2006

La caduta degli Dei

Dopo anni di monopolio, il re ha perso lo scettro!
Avrei giurato che con 8 punti di vantaggio prima del GP di Valencia avrebbe controllato e sarebbe andato a conquistare la sua ennesima vittoria mondiale, ed invece... Un errore al 5° giro ha consegnato nelle mani di un ragazzone del Kentucky il titolo di campione della Moto GP. E' dagli esordi che seguo il Dottore di Tavullia, quando, assieme ad Ivan Goi, erano i nuovi fenomeni del motocicliesmo italiano. Il primo dopo essere stato il più giovane vincitore di una gara del motomondiale si è perso. Invece Vale è esploso. Non ha mai avuto rivali; la sua storia è sempre stata caratterizzata da un anno di adattamento, e poi dominio. Ha fatto così in 125, in 250 e poi in 500/MotoGP. Ora dopo anni di incontrastato dominio ha dovuto cedere. E' anche vero che se non fosse sato per lui, le gare sarebbero state molto meno divertenti. L'americano neo campione del mondo, ricorda Emilio Altzamora, che in 125 vinse il mondiale senza avere mai vinto una gara. Regolare, preciso, ma di sicuro non un fenomeno. Più di lui hanno vinto Capirex e Macio Melandri. Quello dei punti, nel motomondiale, è un sistema che premia più la regolarità che le vittorie, e lui ne è la massima espressione.
Per l'anno prossimo si dice che con la cilindrata ridotta ad 800 cc la Honda sia strafavorita, e che Pedrosa sia l'uomo su cui i nipponici punteranno tutte le loro attenzioni; ma siamo sicuri che il Dottore non riesca a fare uno dei suoi scherzi con la 2 ruote del diapason??

domenica, ottobre 29, 2006

V for Vendetta


Questo è l'ultimo film che ho visto in DVD. Molto molto bello. E' tratto da un fumetto di Alan Moore che non ho letto, se voleste delucidazioni su tale fumetto fate un salto da smoky man uno dei più grandi esperti nazionali su Alan, quindi non starò qui a sindacare sulla fedeltà con il fumetto originale. Di sicuro posso dire che mi è piaciuto tantissimo e posso riconsiderare la capcità dei Wachowski Bros, dopo che mi avevano dato un'illusione con Matrix e l'avevano disattesa facendo quelle due porcate di sequel.
Nel film c'è un bel cast, V è il bravo Hugo Weaving, entrato nella stroria per il suo "Agent Smith" in Matrix; la protagonista femminile è Natalie Portman, la bambina di Leon, poi regina nei prequel di Guerre Stelalri di Lucas. A me poi ha colpito tanto l'interpretazione di Jhon Hurt, padre di Penelope Cruz nel "Mandolino del Capitano Corelli", che ricorda moltissimo Ian McKellen in un Riccardo III ambientato al tempo dei Nazi (ammetto anche di averlo scambiato per lui).

La storia del film, e del fumetto, parla di un uomo "incazzato" che trae spunto per una rivolta da una vicenda del XVII secolo, dove un rivoluzionario anarchico, Guy Fawkes, cerca di far saltare in aria il parlamento inglese. Le vicende avvengono in un futuro immaginario, dove gli USA sono caduti in decadenza e il regno unito è di nuov agli splendori del XIX sedcolo.

Il protagonista non appare mai con il suo volto ma solo con una maschera che di questo anarchico ha le sembianze. Durante la narrazione del film poi si capirà anche il perché della necessità di questa maschera (oltre ad un significato filosofico il protagonista vuole celare ustioni sparse su tutto il corpo). Il mondo in cui accadono gli eventi è un mondo segnato da una finta moralizzazione dei costumi, dove chi è al potere cerca di controllare il comportamento dei propri cittadini con l'uso dei mass media, e quando questo non funzioni, con l'uso della forza. V si scaglia contro questo genere di controllo con la forza e con atti di vero e proprio terrorismo. Memore della sua vita pre-maschera, si scaglia contro coloro che lo hanno portato a diventare quello che è e contro il sistema radiotelevisivo nazionale. Tutto il film è la narrazione dei 365 giorni che il protagonista da come scadenza al popolo inglese, prima di una "commemorazione" delle gesta dell'anarchico del XVII secolo: vuole far saltare in aria il parlamento così come non riuscì al suo predecessore.

Il personaggio di Evey (N. Portman) è inizialmente ambiguo, non si capisce mai bene se si schieri pro o contro V, fino a quando gli eventi la porteranno a prendere una posizione netta. La Portman come attrice deve ancora fare quel salto di qualità che attrici della sua generazione hanno già fatto, si deve ancora liberare del fardello che si porta dietro, non è più la bambina sfigata di Leon. Nel film non è mai perfettamente credibile, c'è sempre qualche cosa che lascia un po' l'amaro in bocca.

Per quanto riguarda il film comunque siamo ad ottimi livelli, è uno dei migliori film tratti da fumetto, anche perché comunque la storia è molto bella di suo, e la trasposizione non è particolarmente difficile. Non presenta le difficoltà di un Fantastici 4 o Superman, qui non ci sono superpoteri da gestire, e comunque il genere è molto fuori dai canoni del comics movie. E' molto più vicino a film di fantapolitica, come Gattaca o Equilibrium.

La storia è un mix di "1984" di Orwell o "Farenheit 451" di Bradbury; cinematograficamente siamo vicini a "Equilibrium", soprattutto per le scene di combattimento, a "28 giorni dopo", e a tutta la serie di film post catastrofici.

Assolutamente da vedere, e forse anche da rivedere, come tutte le opere di Moore si capisce sempre qualche cosa in più alla 5° o 6° rilettura.
Aspettiamo "Watchmen"!!!

venerdì, ottobre 27, 2006

Sudoku come una droga

Sono entrato anche io nel tunnel del Sudoku.
Non riesco a farne a meno, ogni notte prima di dormire, alemno 60 minuti li dedico a questo simpatico gioco di logica.
Dopo delle cavolate galattiche come il Tamagochi, i giapponesi hanno inventato un passatempo molto divertente, almeno per me.
Sto mettendo seriamente a rischio la comunicazione con la mia signorina, le mi parla ed io invece emetto frasi del tipo: "qui un 1 non ci può essere, allora deve essere qui...".
Un appello all'umanità: "Fatemi smettere!!!!".

Buon Sudoku a tutti!

giovedì, ottobre 26, 2006

Canto per il bel tempo


Nel mio primissimo post, avevo detto che sarebbe stata degna di apparire sul mio blog anche una splendida giornata di sole. Smoky Man mi sfidò a postare di una bella giornata di sole. Detto fatto. A venti giorni dall'apertura del blog, eccoci a parlare di una giornata di sole. Per tutta la settimana, venendo al lavoro ho trovato nebbia; nebbia in Sardegna, nel sud Sardegna... è un ossimoro. Ma oggi no. Oggi è una bellissima giornata di sole. Mentre correvo questa mattina, alle 6:30, tirava uno scirocco degno del sahara... In un display di un negozio ho letto la temperatura... 25°C... già da quell'ora avevo intuito che sarebbe stata una splendida giornata. E per propiziare un tempo simile per tutto il fine settimana riporto qui un canto degli "indiani" d'America della tribù degli Haida:


Canto per il bel tempo

O Sole buono,
Guardaci!
Brilla, brilla sopra di noi, o Sole!
Raccogli nubi, umidità e buio
sotto le tue braccia.
Che le piogge non cadano più.
Poichè i tuoi amici sono qui,
tutti sulla spiaggia,
pronti alla pesca,
pronti alla caccia.
Guardaci, perciò, o Sole Buono!
Dai la pace fra le nostre tribù
e con tuttti i nostri nemici.

Ancora,ancora, ti invochiamo.
Ascoltaci, ascoltaci, o Sole Buono.

Questo canto mi è stato segnalato dal GrandeVecio... il mio babbo.

Che sia una "Bella giornata di Sole" per tutti quanti

mercoledì, ottobre 25, 2006

Audioslave

Gli Audioslave nascono dalle ceneri dei RATM; mantengono la formazione originale, sostituendo il front-man Zac de la Rocha, che si è dato una svolta più hip hop/elettronica, con la voce solista dei furono Sound Garden, Chris Cornell. Alla batteria troviamo Brad Wilk, al basso lo straordinario Tim Commerford, ma soprattutto alla chitarra troviamo Tom Morello, che, come già scritto in un post precedente, è una delle menti, "chitarristicamente" parlando, più evolute degli ultimi 20 anni.
Quando sentii parlare di questa super band credevo potesse essere solo una trovata commerciale, ma niente di più. Non pensavo potessero convivere pacificamente due "egocentrici" come Morello e Cornell. Ed invece i fatti mi hanno smentito. Uno emana acuti al limite dell'umano, l'altro, quando credi abbia finito il repertori, tira fuori dal cilindro delle sue pedaliere nuovi suoni e nuove scale. E' esaltante sentire duettare i due, che si inseguono e non si raggiungono mai. A dare un'amalgama a tutto ci pensa il basso sempre molto caldo e suadente di Commerford. Il primo album, omonimo, è una bellissima sorpresa; ci sono momenti in cui ti aspetti che parta impetuoso un riff alla "bullet in your head", e poco dopo senti la melodia di Spoon man. Tutto molto suggestivo e ben mischiato. Dopo l'album omonimo, che a mio avviso è ancora inarrivabile, gli Audioslave sono usciti nel 2005 con un album non troppo convincente "Out of Exile"; quest'anno, poi, si sono dati una bella rispolverata con l'album "Revelation", decisamente meglio del precedente.
Ho potuto vedere, anche grazie al caro Josto, il loro concerto a Cuba... eccezzionali. Magari Cornell a fine concerto non reggeva più la nota, ma Morello e Commerford provvedevano benissimo a reggere la scena. Per essere dei vecchietti (Wilk e Commerford 38 anni, Cornell e Morello 42) fanno ancora barba e capelli a cercti ragazzini. Intramontabili!

martedì, ottobre 24, 2006

Corsetta Mattutina


Oggi, come circa da 2 mesi a questa parte, mi sono alzato alle 6, lavato la faccia e vestito nel massimo silenzio per non disturbare la mia amorevole donnina, e sono andato a correre con un altro pazzo podista come me. Quei 40 minuti di corsa in giro per la città ti fanno vedere le cose da un altro punto di vista. Mentre quasi tutti ancora dormono puoi goderti in assoluto silenzio dei particolari che altrimenti non potresti notare. Il panificio che emana un odore di "coccole"; ti faresti cullare dall'odore di quel pane appena uscito dal forno.
Fai pochi metri e passi davanti ad una pasticceria. Il profumo che ne viene fuori rende vani tutti i tuoi sforzi per restare a dieta e prepararti alla prossima prova costume. E' un odore di zucchero, crema pasticcera ed olio di frittura per dolci. Per quei 2 secondi pensi di fermarti ed entrare a fare razzia.

A quest'ora puoi vedere tante altre cose, come ad esempio donne anziane, che magari su consiglio del cardiologo, si sono alzate molto prima di te e sono andate a passeggiare per mantenere attivo ancora per un bel po' il loro anziano cuore. Vedi cani randagi, che a quest'ora del mattino ti fanno tenerezza, e vorresti protarteli via, magari farli sedere assieme a te a tavola, fare colazione assieme e poi lasciarli andare sul tuo letto dove ancora dorme la tua dolce metà; solo per farle una bella sorpesa.

Quei 40 minuti scarsi sono corroboranti, ti preparano ad una giornata di lavoro, e non ti lasciano per almeno mezz'ora. Infatti se ti fai una doccia subito continui a sudare solo per ricordarti che hai appena fatto un po' di moto. Allora fai altro, lavi i piatti della sera prima, oppure bevi un bel caffè espresso amaro, o come fa il mio compagno di jogging, ti mangi una omelette al prosciutto.
Poi solo allora vai in doccia, acqua bollente a flusso continuo, e ti rilassi per altri 15 minuti...
E che la giornata abbia inizio!!!

venerdì, ottobre 20, 2006

World Trade Center - il film

Bello,
vale di sicuro il prezzo del biglietto.

Il film pur trattando la tragedia dell'11 settembre non fa mai alcun
riferimento particolare agli attentati, se non come causa
dell'intervento dei polizziotti. Tutta la storia è decontestualizzata,
ciò che si vuole mettere in mostra non è il lato puramente
terroristico, ma la capacità degli uomini di darsi aiuto l'uno con
l'altro. Anche personaggi fanatici ed assurdi come il marines
congedato, che in altri frangenti avrebbero una connotazione negativa,
qui assumono un'importanza fondamentale.

Il messaggio che passa è che nelle tragedie gli uomini tendono a fare gruppo e darsi supporto l'uno con l'altro. Il manifesto di tutto il film è l'abbraccio al pronto soccorso della moglie di Cage con la signora nera che ha perso il figlio che fa il fattorino dell'ascensore in una delle due torri; due perfetti sconosciuti che si danno conforto l'un l'altro.

Il film risulta volutamente un po' claustrofobico nella narrazione dei due poliziotti imprigionati nella tromba dell'ascensore, mentre in parallelo vengono narrate le tragedie psicologiche delle due rispettive famiglie, molto spesso anche con l'abuso del flashback. Unica pecca il
volerci mostrare a tutti i costi i bicipiti di Cage (nudo mentre fa la doccia).

Ma il film non sono solo i due protagonisti, ma tutto un insieme di vicende umane raccontate più o meno approfonditamente, come quella del paramedico alcoolizzato o dei soccorritori che non vogliono darsi per vinti.

giovedì, ottobre 19, 2006

You Tube


YouTubeè uno dei nuovi mezzi per farsi conoscere, per ritagliarsi un pezzo di notorietà. Oramai non si contano i fenomeni momentanei che si sono ritagliati un loro momento di notorietà grazie al fenomeno del video sharing. Tra gli ultimi si ricordano Lenelygirl15 e Funtwo. La prima era una attrice Neo Zelandese di 25 anni che interpretava una ragazzina di 15 anni segregata nella propria camera da letto in California, dove era emigrata. Parlava di genitori possessivi, fanatici religiosi, che non la mandavano a scuola e che la sua unica finestra sul mondo era la webcam.
Funtwo è invece un ragazzo coreano che si è ripreso mentre eseguiva una versione Progressive Metal del Canone in Re Maggiore di Pachelbel riarrangiato da tale JerryC. Un vero mostro della chitarra!!! Addirittura il "NY Times" ha mobilitato schiere di investigatori privati per rintracciare questo fenomeno della 6 corde.
Partendo dalla curiosità di ascoltare gente altrettanto brava su YouTube, ho scovato questo ragazzo polacco. Si chiama Adam Fulara. Suona la chitarra con una tecnica molto particolare: "Two-Handed Tapping". Significa che non usa il plettro, ma tutte e due le mani picchiettano sulle corde della chitarra, così come fanno i martelletti di un pinaoforte sulle corde. Sul suo sito si legge che è arrivato a sviluppare la conoscenza di questa tecnica poiché amava J.S.Bach e le sue musiche per clavicembalo. Non potendo eseguire contemporaneamente, con la chitarra tradizionale, sia l'armonia sia l'accompagnamento, ha imparata al meglio questa tecnica. I video reperiti su YouTube ne sono una prova.
Da non perdere!!!

mercoledì, ottobre 18, 2006

Addio Andrea Parodi








Dopo una lunga malattia ieri ci ha lasciti Andre Parodi, prima voce dei Tazenda, poi grande voce solista della musica Sarda. Così come Maria Carta, è stato afflitto da un gravissimo male, esattamente lo stesso. Fino all'ultimo ha cercato di portare al massimo la sua arte, e quando anche la chemio lo aveva ormai massacrato non si è rassegnato ed ha continuato a mostrare a tutti la bellezza del suo canto e della musica Sarda. Da ricordare le tante collaborazioni importanti come quelle con Pierangelo Bertoli, Fabrizio De Andrè, Elena Ledda e Al di Meola.
Addio Andrea.



Non potho reposare amore e coro
pensende a tie soe donzi momentu.
No istes in tristura prenda e oro
né in dispiacere o pessamentu.
T'assicuro ch'a tie solu bramo,
ca t'amo forte t'amo, t'amo, t'amo.

Amore meu prenda de istimare
s'affettu meu a tie solu est dau;
s'are iuttu sas alas a bolare,
milli bortas a s'ora ippo bolau;
pro benner nessi pro ti saludare,
s'attera cosa non a t'abbissare.

Si m'esseret possibile d'anghelu
d'ispiritu invisibile piccabo
sas formas; che furabo dae chelu
su sole e sos isteddos e formabo
unu mundu bellissimu pro tene,
pro poder dispensare cada bene.


venerdì, ottobre 13, 2006

Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(P. Neruda)

giovedì, ottobre 12, 2006

Dr. House M.D.



Ieri è andata in onda l’ennesima splendida puntata di “Dr. House M.D.”.
A mio avviso uno dei migliori telefilm non politicamente corretti degli ultimi tempi. Il gruppo di produzione è sempre lo stesso di C.S.I., fa capo a Jerry Bruckheimer, il nuovo re Mida di tv e cinema (Pirates of Caribe), però hanno realizzato un prodotto decisamente superiore con sempre le musiche degli Who nello sfondo (la sigla di CSI NY “Baba O’reiley” viene utilizzata in questo telefilm come canzone preferita da l protagonista) . Così come C.S.I. le puntate vengono sviluppate sempre sullo stesso canovaccio, caso complicatissimo, una prima soluzione sbagliata, un po’ di indagine e soluzione finale corretta, però almeno non c’è sempre l’happy end. Nelle ultime puntate della prima serie e nelle nuove della seconda però, si stanno delineando meglio certi personaggio, soprattutto il protagonista. Ci viene spiegato come mai sia zoppo, appare la figura della ex moglie, e a causa di questa apparizione, il nostro eroe si sta addolcendo. Onestamente lo preferivo quando era str…o fino in fondo. Non credo ci metterà molto a tornare il nostro vecchio Gregory House, cinico e macabramente sarcastico così come lo abbiamo apprezzato nella prima serie. Nota a margine: l’attore protagonista, Hugh Laurie, lo abbiamo visto sul grande schermo con la serie Stewart Little, dove veniva dipinto come un tenerissimo padre di famiglia. Odioso, molto meglio questo ottimo dottore dal pessimo carattere. L'attore che interpeta il suo migliore amico è Robert Sean Leonard, il protagonista dell'attimo fuggente, per rendere meglio l'idea, è il ragazzo appassionato di teatro che si suicida. Pensavo sarebbe stato lui una stella di Hollywood e non Ethan Hawke. Questo dimostra che non sarei un granché come scopritore di talenti.

mercoledì, ottobre 11, 2006

Sacher Torte


Non starò qui a dare la ricetta di questa famosissima torta... ma vi voglio parlare della sensazione al palato provata ieri, quando tornando a casa, ho trovato questa meraviglia ad attendermi in mezzo al tavolo.

Al primo morso sembrerebbe solo un ammasso di cioccolato fondente fuso mischiato a burro... ma ad un successivo assaggio inizi ad assaporare la dolcezza della marmellata di albicocche... Tutto ti inebria, sembra di avere in bocca una festa. Le papille gustative fanno la hola... Non ne hai mai abbastanza. Accompagnare poi la torta con un bicchiere di Anghelu Ruju è l'apoteosi. Non ne hai mai abbastanza, è una necessità fiseologica, ne vuoi ancora e ancora e ancora...
Se non esistessero problemi come diabete e obesità si potrebbe campare di sola saccher torte.

Questa mattina in preda ai sensi di colpa mi sono alzato alle 6 e sono andato a correre, e per colazione ho evitato di sterminare i resti della meraviglia culinaria che mi aspettava nella campana porta torte.

Esperienza da ripetere più volte al giorno, ti migliora la giornata!

martedì, ottobre 10, 2006

Buon Compleanno

Come potrete leggere nel profilo, oggi compio 31 anni, e per questo motivo, anziché un post cul-turale mettero un post cul-inario. La ricetta è quella di una quiche (torta salata).
Ingredienti:
250 gr di pasta sfoglia
una confezione di panna da cucina
3 uova
pepe
sale
150gr di pancetta affumicata a dadini

Mettere la pasta sfoglia stesa in una teglia per 15 minuti in forno a 180° dopo averla bucata con una forchetta ed avervi steso sopra della carta forno. Sulla carta forno versare dei fagioli secchi per assorbire l'umido della pasta.
Nel frattempo far rosolare la pancetta senza renderla croccante. Intanto mescolare le 3 uova con la panna, un pizzico di sale e pepe.
Una volta terminata la cottura della pasta adagiare sul fondo la pancetta e poi rovesciarvi il composto di uova e panna; rimettere in forno per altri 25 minuti. Per guarnire, a chi piacesse, a 5 minuti dalla fine della cottura, adagiare sopra la quiche delle scaglie di scamorza affumicata e reinfornare.
Terminata la cottura servire caldo.
Buon appetito

lunedì, ottobre 09, 2006

Se (Lettera al figlio, 1910)

Ecco come Rudyard Kipling, noto per il libro della giungla, cercò di insegnare al proprio figlio, la differenza tra bene e male.

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Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".

Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!

domenica, ottobre 08, 2006

L'impero di Cindia

Questo è il titolo dell'ultimo libro scritto da Federico Rampini, redattore di Repubblica. Rampini è esperto dell'estremo oriente. Di seguito riporto ciò che c'è scritto nella 2° e 3° di copertina; l'argomento è molto interessante e fa capire come Cina e India siano rinate della loro ceneri e "minino" gli imperi economici di Stati Uniti e Europa.
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Sono 3 miliardi e mezzo. Sono più giovani di noi, lavorano più di noi, studiano più di noi. Hanno schiere di premi Nobel per la scienza. Guadagnano stipendi con uno zero in meno dei nostri. Hanno arsenali nucleari ed eserciti di poveri. E' "Cindia": Cina e India, il dragone e l'elefante. Cindia non indica soli l'aggregato delle due nazioni più popolose del pianeta: è il nuovo centro del mondo, dove si decide il futuro dell'umanità. Tutto il meglio e tutto il peggio dipende da loro. Le speranze di progresso così come i rischi di catastrofi, il riscatto dalla miseria e la guerra all'inquinamento, la libertà o la repressione, la salvezza o l'orrore: la partita del XXI secolo si gioca qui.
In totale, Cindia e i suoi paesi satelliti (le cosiddette "tigri asiatiche", ma anche il Giappone in una nuova fase di crescita economica) sono cinque volte la popolazione dell'intero continente europeo compresa la Russia, otto volte l'Unione Europea allargata a 25 membri, 13 volte gli abitanti degli Stati Uniti. Più di metà dell'umanità è concentrata in quest'area, ed è questa la metà che cresce. Cresce sia demograficamente che economicamente.
Il dragone e l'elefante si apprestano a riconquistare il posto che appartenne loro per millenni: quello delle due civiltà più antiche, più ricche, più avanzate durante gran parte della storia dell'umanità. Riemergono infatti, dopo una parentesi di decadenza, due universi che hanno un passato di 5000 anni, una tradizione storica sconosciuta perfino agli europei. Due nazioni che hanno a lungo primeggiato nella scienza e nella tecnica, che hanno dato al mondo alcuni dei più sublimi tesori dell'arte, dove sono nate grandi religioni e importanti filosofie laiche.
Oggi vi è però fra loro una differenza radicale che ne fa due modelli alternativi.L'India è la più vasta democrazia esistente al mondo, un esempio di pluralismo e di tolleranza unico per un paese di quelle dimensioni. Anche la Cina sprigiona un fascino irresistibile, ma di segno opposto: è il più imponente modello di Stato autoritario, funzionale e modernizzatore, che ha saputo in pochi decenni traghettare dalla miseria al benessere 300 milioni di persone.
Federico Rampini si spinge oltre i confini della Cina, per raccontare, in una collezione di storie di vita quotidiana, di ritratti di grandi capitalisti di cui noi ignoriamo persino il nome, e di racconti di viaggio, questo enorme impero nascente. E per cercare di rispondere a una delle domande chiave del nostro futuro: Cina o India? Oppure Cindia? Vincerà la ricetta cinese, quella indiana, o un misto fra le due? E con quali conseguenze per il resto del mondo? Come ha giustamente dichiarato Bill Gates: "Tutti mi chiedono che ne sarà della sfida tra Cina e India. Io mi preoccupo di più della nostra sfida contro Cina più India".

sabato, ottobre 07, 2006

Ancora Neruda - Sonetto XVII

Questa poesia l'ho sentita per la prima volta nel film Patch Adams. E' quella che Robin Williams cerca di dire alla sua amata durante tutto il film e riuscirà a leggere per intero soltanto sulla di lei tomba . Non credo esista miglior spiegazione per l'amore.

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Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.

T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

venerdì, ottobre 06, 2006

Pablo Neruda

Mai descrizione fu più azzeccata per definire una donna
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Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,
assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
Il mio corpo di rude contadino ti scava
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.

Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli
e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere al mio arco, come pietra per la mia fionda.

Ma viene l'ora della vendetta, e ti amo.
Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.
Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d'assenza!
Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!

Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.
Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto!
Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane,
e la fatica rimane, e il dolore infinito.

giovedì, ottobre 05, 2006

Rage Against The Machine - Album omonimo


Questo CD è stato fondamentale nella mi a formazione musicale. Lo è stato per la scoperta di uno dei più innovativi musicisti dell'ultimo ventennio, Tom Morello. Lo è stato perché ho scoperto che comunque, anche se da noi imperversano i Ramazzotti, le Pausini e comunque solo cantanti non impegnati, nel resto del mondo esiste chi approfitta della propria visibilità per comunicare al mondo un disagio, un problema, così come facevano i nostri cosiddetti cantanti impegnati negli anni 60/70. I RATM sono la direttta conseguenze dell'HipHop old school (public enemy) e questo album manifesto ne è una prova. Basti pensare che il testo della canzone più significativa "killin' in the name of", per i suoi contenuti, non comparve nel book del cd ma solo negli spartiti. Questo album era perfetto in tutto, dai suoni, ai testi, fino anche alla copertina. La foto che è stata usata è di Malcolm Brown che nel 1963, fotoreporter inviato inviato in Vietnam, riprese Thich Quang Duc, monaco buddista, darsi fuoco in segno di protesta al centro dell'incrocio principale di Saigon. Niente di più azzeccato.
Album bellissimo da non perdere.

mercoledì, ottobre 04, 2006

Squonimo... cos'è squonimo????

E' una parola senza il benché minimo significato... trae la sua origne nella notte dei tempi...
Circa 10 anni fa, un mio amico in preda agli effetti del THC (Tetrahydrocannabinol), il principio attivo della cannabis (si era fumato un mondo fatto tutto di canne), decise di inventare parole senza alcun senso... Ne disse tante, tante, tante e tante! Ad un certo punto disse:"Sentite questa: SQUONIMO!!". E scoppiò a ridere come un matto. Da allora questa parola di poche lettere mi accompagna nello web. Squonimo è tutto ciò che non ha un senso, che non significa nulla, ma che ci piace. Questo blog sarà proprio questo, una raccolta di tutto ciò che mi piace ma che non sempre ha un significato profondo... una poesia, la musica, il cinema o più semplicemente una bella giornata di sole.