venerdì, marzo 23, 2007

Spot Vigorsol oltraggioso

Qualche giorno fa ho linkato sul blog lo spot della Vigorsol... uno dei più belli degli ultimi tempi.

Al seguente link trovate una mail inviata alla rubrica italians, in cui una signora si è scandalizzata dello spot della vigorsol. E peggio ancora il curatore Severgnini le da ragione.

Di seguito invece trovate la mail che ho inviato alla rubrica, come risposta. non sapendo se venga pubblicata o meno, la pubblico io su questo blog. Quanta ipocrisia.


"Stimato Severgnini,
non capisco perché la signora Volpe e lei vi siate scandalizzati. Lo spot è molto carino, umoristico e ben fatto. Se vi è rimasto in mente vuol dire che vi ha colpito. Quindi ha raggiunto il suo scopo. Il regista indiano Tarsem Singh, regista di "The cell" e di molti spot, sostiene che sia finito il tempo in cui il prodotto sia al centro dello spot. Un suo famoso spot, rappresentava dei calciatori che giocavano contro dei demoni. Del prodotto non si parlava, ma a distanza di anni credo che ci ricordiamo tutti sia lo spot sia la marca pubblicizzata. Anzichè scandalizzarci della pubblicità, perché non impariamo a scandalizzarci del gossip nei tg, dei programmi fatti solo di urla e volgarità gratuite, dei vari Reality-fake, per non parlare di problemi più reali come le guerre dimenticate o la collusione del potere politico con la criminalità.
C'è altro di cui scandalizzarci che non uno scoiattolo che emana peti raggelanti. Tra l'altro credo che il personaggio richiami fortemente Scrat, scoiattolo del film animato Ice Age, film per bambini.
Saluti"

Cheers

mercoledì, marzo 21, 2007

Welcome to the cruel world

Questo blog è nato come diario di tutto ciò che mi piace. Da un po' di tempo, le cose che mi diano gioia e che mi facciano stare bene sono sempre meno. Certo ho un'amore che mi vuole tanto bene, una famiglia stupenda, per fortuna ho un lavoro e di tanto in tanto vedo dei bei film ed ascolto ottima musica. Però ci sono delle cose che iniziano a turbarmi profondamente.
E' di ieri sera la liberazione del giornalista di Repubblica, che grazie all'intervento di Gino Strada ed Emergency, allo "scambio" di persone e soldi con lo stato italiano, dopo 15 giorni è potuto tornare alla sua famiglia. Fin qui niente di cui si possa essere scontenti. Un po' però mi ha fatto riflettere il fatto che per questo valente reporter, si siano mosse migliaia di persone (circa 100.000 firma sul sito di repubblica.it per far rilasciare il giornalista), tutte le testate giornalistiche aprivano i propri giornali sempre con le news sul sequestro, e giustamente cercavano di dare il massimo supporto per un felice epilogo della situazione. Ciò che mi ha dato fastidio è che non è stata fatta la stessa cosa per i sequestrati nel delta del Niger. Loro in prigionia dal 7 dicembre, ad un certo punto sembravano dimenticati... Ho anche creduto che fossero stati liberati e nessuno ne avesse dato notizia. Da molte parti ho sentito svariate persone lamentarsi di questo trattamento. Addirittura, una firma illustre del nostro giornalismo, come Vittorio Zucconi, giustificava questo trattamento col fatto che, almeno questo è quello che in molti abbiamo capito dalle sue dichiarazioni sulla sua rubrica di lettere con i lettori, "Un giornalista è più importante di un semplice operaio". Ed alla domanda di chi gli facesse notare che nessuno era sceso in piazza per costoro, rispose dicendo che nessuno vietava a nessuno di scendere in piazza. Errore di fondo del suo ragionamento, a mio avviso, è che non tutti hanno la stessa forza di comunicazione. Se uno ha un giornale alle spalle, è più facile poter influenzare più persone (del resto non è questo il problema del conflitto di interessi in parlamento???).

Questo è stato il punto di partenza, forse per scoprire l'acqua calda, che mi ha fatto notare, come molti ignorino l'esistenza nel mondo di conflitti e problemi simili a quelli vissuti in questi giorni. Ci sono guerre che vengono costantemente ignorate, forse perché non ci sono i nostri soldati, forse perché non c'è nessuna forza occidentale coinvolta direttamente, forse perché certi conflitti permettono alla nostra economia occidentale di poter resistere ancora a lungo.

Ignoriamo cosa succeda in Darfur; nessuno ci dice che in Cecenia l'amico Putin non fa proprio delle opere da S.Francesco; che a Timor Est c'è ancora guerriglia; che a poche centinaia di chilometri dall'Italia in Algeria c'è ancora una guerra interna. E a farne le spese sono sempre i più deboli. Non è possibile che per far smuovere i grandi rivenditori di diamanti, e certificare che non siano macchiati di sangue, sia stato necessario un film con Di Caprio. E forse molti fino a quel punto ignoravano la schiavitù per l'estrazione dei diamanti.

Non possiamo sempre dover andare in rete e cercare siti indipendenti che ci informino di tutto ciò che in tv non passa. In italia sono ancora troppo pochi coloro che hanno connessioni a banda larga, e quelli che ce l'hanno e non la usino solo per il porno... lasciamo stare. Credo sia più importante sapere che a pochi chilometri da noi ci sono persone che soffrono e muoiono, anche per volere dei nostro governi, piuttosto che sapere che un ministro va a puttane o che un calciatore è gay!

Purtroppo la visione che mi sto facendo di questa società è sempre più simile ad una visione da Orwell o Bradbury...

A questo punto credo sia meglio avere come visione del mondo quella fornita da un noto aforisma: "la conoscenza è potere ma l'ignoranza è gioia".



Welcome to the cruel world - Ben Harper

Welcome to the cruel world.
Hope you find your way.
Welcome to the cruel world.
Hope you find your way.

Oh- Oh- it's a cruel world.
Try to enjoy your stay.
Yes, it is a cruel world when you're tryin' to get by.
Oh- Oh- it's a cruel world when you're tryin'
when you've seen the look in their eye.
Makes life hard living but I'm so, so scared to die.

Welcome to the cruel world,
welcome,
welcome.

Don't know how we've lasted here so long.
There must be more good than bad or we'd already be gone.
And if you get up to Heaven before I do, I'm gonna tell ya,
it's gonna be cruel there too,
cruel there too.
You can't hide from this cruel world cause there is no place to run.
You can't hide from the cruel world there just is no place to run.
It's been cruel from the beginning, it will be cruel when we're done.
So when I'm gone, I will gladly say goodbye.
When I am gone, I will gladly say goodbye,
and if you want to feel me, put your hands up to the sky.

Welcome to the cruel world,
welcome,
welcome.
Hope you find your way.
Try to enjoy your stay

martedì, marzo 20, 2007

Uno spot grandioso

Qui di seguito vedrete il nuovo spot della Vigorsol... quando l'ho visto in Tv ho riso per ore.



Cheers!!

venerdì, marzo 16, 2007

La guerra dei Telefonini

Qualche mese fa, la Apple ha presentato la sua ultima creatura, iPhone. Uno smart phone molto innnovativo, con tantissime funzionalità orientato al multimediale, con l'unica pecca di essere solo GSM. In realtà pare che tale telefono debba diventare UMTS con il nuovo firmware previsto per fine 2007. Questo giocattolino dovrebbe costare intorno ai 600$, ma viene venduto solo in abbinamento ad un abbonamento telefonico con una compagnia americana. L'oggettino ha anche un hard disk (da 4 o 8 GB) un touch screen ed il massimo delle sue funzionalità dovrebbero essere garantite dalla forte interazione con internet (da qui non si capisce perché non sia dotato di tecnologia UMTS o quanto meno EDGE).

E' invece degli inizi di Gennaio 2007 la notizia che il mostro dei motori di ricerca, BigG, starebbe realizzando in collaborazione con Samsung un telefono molto più performante. Il nome che i rumors fanno girare in rete sarebbe Google Switch. Sarebbe dotato di un immenso touch screen, connettivita wifi, tecnologia UMTS, se non addirittura HSDPA. Però come detto sono solo rumors...

Staremo a vedere

sabato, marzo 10, 2007

Che Tempi....

Di questi tempi, vedo divorziati che difendono la "sacralità della famiglia Cristiana", politici di sinistra che erano favorevoli a divorzio e aborto, fare incetta di consensi tra i cattolici proclamandosi difensori dei sacri valori cristiani... Niente di più preciso può spiegare la realtà che stiamo vivendo, ennesima dimostrazione che passano i tempi ma nulla cambia in questo paese.

Il testamento di Tito
Fabrizio De André

Non avrai altro Dio, all'infuori di me,
spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse, venute dall'est
dicevan che in fondo era uguale.
Credevano a un altro diverso da te,
e non mi hanno fatto del male.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.

Non nominare il nome di Dio,
non nominarlo invano.
Con un coltello piantato nel fianco
gridai la mia pena e il suo nome:
ma forse era stanco, forse troppo occupato
e non ascoltò il mio dolore.
Ma forse era stanco, forse troppo lontano
davvero, lo nominai invano.

Onora il padre. Onora la madre
e onora anche il loro bastone,
bacia la mano che ruppe il tuo naso
perché le chiedevi un boccone:
quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.
Quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.

Ricorda di santificare le feste.
Facile per noi ladroni
entrare nei templi che rigurgitan salmi
di schiavi e dei loro padroni
senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.
Senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.

Il quinto dice "non devi rubare"
e forse io l'ho rispettato
vuotando in silenzio, le tasche già gonfie
di quelli che avevan rubato.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di Dio.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di Dio.

Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami, così sarai uomo di fede:
poi la voglia svanisce ed il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore,
ma non ho creato dolore.

Il settimo dice "non ammazzare"
se del cielo vuoi essere degno.
guardatela oggi, questa legge di Dio,
tre volte inchiodata nel legno.
guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno.
Guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno.

Non dire falsa testimonianza
e aiutali a uccidere un uomo.
Lo sanno a memoria il diritto divino
e scordano sempre il perdono.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.

Non desiderare la roba degli altri,
non desiderarne la sposa.
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
che hanno una donna e qualcosa:
nei letti degli altri, già caldi d'amore
non ho provato dolore.
L'invidia di ieri non è già finita:
stasera vi invidio la vita.

Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:
io nel vedere quest'uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l'amore.

martedì, marzo 06, 2007

Borat

Lo scorso weekend, come molti appassionati, sono andato a vedere la proiezione del tanto atteso film "Borat".
Il film veniva descritto da più parti come un insime di scatch politicamente scorretti che prendevano di mira diverse culture, a partire da quella kazaka.
Il risultato è un film che lascia gli spettatori a terra con le lacrime agli occhi. E' impossibile non ridere di gusto per le assurdità che il bravissimo Sacha Baron Cohen propone lungo un viaggio dal Kazakistan fino a Malibù dove incontrerà il suo sogno erotico Pamela Anderson.
L'irriverenza di questo film ha fruttato al protagonista denunce da parte di svariate comunità, da quella Kazaka, che gli ha fatto chiudere il sito ufficiale con il dominio del Kazakistan, a quella zingara. Gli unici che non lo abbiano denunciato sono le comunità ebree, poiché il protagonista è egli stesso un ebreo.

il film è strutturato in maniera tale da far sembrare vere molte delle gag che vi sono proposte. Ed in effetti molte di esse lo sono; infatti molti degli scatch sono delle vere e proprie Candid Camera che tendono a mettere in luce un imbarazzo autentico da parte dei protagonisti coinvolti.

Pecca non da poco nella versione italiana è il doppiaggio. Affidato allo studio del bravissimo Tonino Accolla, la voce del protagonista è affidata a Pino Insegno, che lo caratterizza più con una voce da ritardato che con la voce di chi parli male l'italiano (con accento dell'est). Molto spesso poi la voce sembra quasi fuori sincrono e dà l'idea di alcuni vecchi filmati dove in sottofondo si sentiva l'audio originale.

A parte questo, il film vale la pena di essere visto.

giovedì, marzo 01, 2007

Sito Ignobile

Nel 2004, l'allora ministro Stanca (un nome che è tutto un programma), ha dato mandato per la realizzazione del portale dell'Italia. Solo 2 settimane fa tale sito è stato presentato dagli attuali rappresentanti di governo: ErCicoriaRutelli e MortadellaProdi.

L'attuale ministro alla Cultura si è detto soddisfatto dell'ottimo risultato, sia per ciò che riguarda il portale sia per quanto concerne il logo, che ha in sè un Cetriolo stilizzato, molto più inerente ad uno di quei panini del McDonald che alla nostra nomea per il buon gusto.

Ma andando nel dettaglio, il sito è fatto da cani... presentazioni java che non finiscono mai, visualizzazioni di filmati flash che rallentano non di poco l'apertura delle pagine e tante altre belle cosette che un web designer come si deve avrebbe evitato o quanto meno ottimizzato, anche perché tutto questo rende difficile l'indicizzazione da parte dei motori di ricerca delle pagine di questo "meraviglioso" risultato della scienza e della tecnica costato 45 milioni di euro.

In queste due settimane lo web italiano impazza di blog, forum e quant'altro inerente alla pessima riuscita di questo prodotto, ed addirittura qualcuno ha rifatto la stessa pagina del portale italiano con metodi e ottimizzazioni che rendono il sito molto più fruibile.

Ecco due articoli da cui partire per saperne di più:
Repubblica
Punto Informatico

Cheers