giovedì, novembre 02, 2006

La caduta degli Dei

Dopo anni di monopolio, il re ha perso lo scettro!
Avrei giurato che con 8 punti di vantaggio prima del GP di Valencia avrebbe controllato e sarebbe andato a conquistare la sua ennesima vittoria mondiale, ed invece... Un errore al 5° giro ha consegnato nelle mani di un ragazzone del Kentucky il titolo di campione della Moto GP. E' dagli esordi che seguo il Dottore di Tavullia, quando, assieme ad Ivan Goi, erano i nuovi fenomeni del motocicliesmo italiano. Il primo dopo essere stato il più giovane vincitore di una gara del motomondiale si è perso. Invece Vale è esploso. Non ha mai avuto rivali; la sua storia è sempre stata caratterizzata da un anno di adattamento, e poi dominio. Ha fatto così in 125, in 250 e poi in 500/MotoGP. Ora dopo anni di incontrastato dominio ha dovuto cedere. E' anche vero che se non fosse sato per lui, le gare sarebbero state molto meno divertenti. L'americano neo campione del mondo, ricorda Emilio Altzamora, che in 125 vinse il mondiale senza avere mai vinto una gara. Regolare, preciso, ma di sicuro non un fenomeno. Più di lui hanno vinto Capirex e Macio Melandri. Quello dei punti, nel motomondiale, è un sistema che premia più la regolarità che le vittorie, e lui ne è la massima espressione.
Per l'anno prossimo si dice che con la cilindrata ridotta ad 800 cc la Honda sia strafavorita, e che Pedrosa sia l'uomo su cui i nipponici punteranno tutte le loro attenzioni; ma siamo sicuri che il Dottore non riesca a fare uno dei suoi scherzi con la 2 ruote del diapason??

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